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La tragedia dei morti in mare e il richiamo della Parola!

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QUOTIDIANITA' E VITA

La tragedia dei morti in mare e il richiamo della Parola!


18 maggio 2014

 

                                                       di Egidio Chiarella


L’Italia è rimasta sola dinnanzi alla tragedia che continua a consumarsi anche in questi giorni nel nostro mare. Ancora tanti morti e chissà quanti ancora ce ne saranno! Papa Francesco a Lampedusa è l’immagine più dirompente, dinnanzi all’indifferenza dell’Europa per il dramma umano che, da anni, si consuma nel canale di Sicilia. Ritorna di grande attualità un passo di Matteo: "Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,  nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi…". In questa nostra rubrica voglio oggi soltanto ricordarvi delle cifre sconvolgenti, che sapranno parlarvi più di ogni altro commento.

Le acque che lambiscono la Sicilia sono diventate  una tomba per migliaia di migranti, vittime quasi sempre senza nome e in fuga dal loro Paese per cercare in Europa un futuro migliore. Dietro di loro drammi, sconfitte, dolore, violenze, massacri, fame, umiliazioni, guerre e tante speranze! Il 2011 è stato l'anno più tragico: almeno 1.800 persone scomparse, tra morti e dispersi. Ecco l’elenco dei principali naufragi avvenuti nel Canale negli ultimi anni: Uno sterminio, mentre l’Europa fa fatica a capire e molte persone, anche credenti, facendo finta di non vedere, magari infastidendosi, si girano da tutt’altra parte, senza Vangelo!

25 dicembre 1996 - Nella notte di Natale, in 300 annegano tra Malta e Sicilia; 20 giugno 2003 - Una barca con 250 immigrati naufraga al largo della Tunisia: 50 i corpi ritrovati, 160 i dispersi, 41 i sopravvissuti; 20 ottobre 2003 - Barcone di immigrati disperso nel canale di Sicilia: almeno 70 i morti; 12 maggio 2008 - Un barcone con 66 immigrati va alla deriva: 47 persone muoiono di fame e freddo e sono gettate in mare dai compagni; 31 marzo 2009 - Quattro barconi con oltre 500 migranti affondano tra Africa e Italia, più di 100 i dispersi; 14 marzo 2011 - Barcone naufraga vicino le coste tunisine: 60 immigrati a bordo; 22-25 marzo 2011 - Si perdono le tracce di due barconi, uno con 335, l'altro con 68 migranti a bordo, partiti dalla Libia; 6 maggio 2011 - barcone con oltre 600 migranti naufraga davanti alle coste libiche. Centinaia i dispersi;

2 giugno 2011 - Nave con 700 a bordo in avaria al largo della Tunisia: almeno 270 dispersi; 10 luglio 2012 - 54 morti nella traversata Libia-Lampedusa; il gommone si è sgonfiato ed è andato alla deriva; 3 novembre 2012 - Un gommone si ribalta a 35 miglia dalle coste libiche. La guardia costiera e la marina militare salvano 70 migranti e recuperano i cadaveri di 3 naufraghi; 16 giugno 2013 - I soccorritori salvano decine di naufraghi aggrappati alle gabbie per l'allevamento dei tonni nel canale di Sicilia. Dai loro racconti emerge che almeno sette migranti sono morti annegati; 26 luglio 2013 - Si ribalta un gommone a 29 miglia dalla Libia; si recuperano 22 migranti, mentre altri 31 sono finiti in fondo al mare;

8 agosto 2013 – Un peschereccio soccorre un gommone alla deriva al largo di Lampedusa: salvi 103 migranti, ma un bambino di 7 anni e un'altra persona muoiono; 10 agosto 2013 - Sbarco di migranti da una piccola imbarcazione a Catania, sei giovani annegano a 15 metri dalla spiaggia cittadina. Una delle vittime è un ragazzino di 13-15 anni. Gli altri 94 si salvano; 30 settembre 2013 - Tragico sbarco a Scicli, nel ragusano, per circa 200 persone: tredici muoiono annegate; 3 ottobre 2013 - La tragedia forse più grave dal dopoguerra nel Canale di Sicilia: a perdere la vita su un barcone naufragato al largo di Lampedusa sono 366 persone, tra le quali tante donne e tanti bambini; 155 i superstiti.  Non c’è altro da aggiungere!

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