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“Lo zelo per la tua casa mi divorerà”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 18/05-28/12/2014


Riflessioni Varie sulla Parola


“Lo zelo per la tua casa mi divorerà”

Sul Vangelo di Giovanni (Gv 2,13-22)

9 Novembre 2014

                                                                                                                                                 di Sac. Giuseppe Biamonte


L’evangelista Giovanni è molto attento nel descrivere le azioni messe in atto da Gesù. Era salito a Gerusalemme per una precisa intenzione, quella di andare a pregare nel tempio, in preparazione di un evento molto importante per gli Ebrei: l’approssimarsi della Pasqua. Nel tempio non trova gente in preghiera, in raccoglimento, in silenzio ma gente che mercanteggia, maneggia denaro e disturba.

Il Vangelo di oggi ci invita, pertanto, a riflettere sul nostro comportamento, al modo di rapportarci con il Signore nella preghiera sia all’interno delle nostre comunità parrocchiali in occasioni di eventi molto importanti come battesimi, cresime, matrimoni e funerali e sia all’interno della nostra vita spirituale. La vera offerta che possiamo presentare al Signore è il dono del perdono offerto ai fratelli, il dono della conversione personale. L’evangelista Matteo al capitolo dodici mette sulle labbra di Gesù una frase che riassume quanto detto: «Misericordia io voglio e non sacrifici» (Osea 6,6). San Paolo riprenderà l’argomento nella lettera agli Ebrei: «Per questo entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato». (Eb 10, 5-6).

Se solo comprendessimo il grande valore del Sacrificio Eucaristico e dei benefici che da esso ne derivano, non mancheremmo mai di venire alla Santa Messa la domenica e faremmo la fila per entrare in Chiesa per ricevere l’Eucarestia.

Gesù ci chiede di scacciare via da noi tutte quelle mediocrità che ci distolgono dalla preghiera e ci impediscono di vivere e partecipare appieno al mistero che si celebra nelle liturgie domenicali.

San Paolo ci ricorda nella seconda lettura che: «Noi siamo Edificio di Dio e che lo Spirito Santo abita in noi». Con il battesimo siamo diventati membra del suo corpo, gli apparteniamo, siamo divenuti terra santa di Dio. Lo Spirito di Cristo dentro di noi scaccia, getta e rovescia tutto ciò che non è gradito al Signore per farci risorgere.

Dentro di noi scorre, infatti, l’acqua viva, quella santità che noi attingiamo dai Sacramenti, da Cristo per mezzo della Chiesa, la quale è segno visibile del Corpo di Gesù sulla terra.


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