Vai ai contenuti

“Ecco, Egli é qui per la caduta e la risurrezione di molti”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 18/05-28/12/2014


Riflessioni Varie sulla Parola


“Ecco, Egli é qui per la caduta e la risurrezione di molti”

Sul Vangelo di Luca (Lc 2,22-40)   

28 Dicembre 2014

                                                                                                                                                 di Sac. Giuseppe Biamonte


Oggi la Chiesa celebra la festa della Santa Famiglia e lo fa presentandoci nel Vangelo le figure di Gesù, Giuseppe, Maria e di due anziani, Simeone e Anna.

Entrambi si dirigono verso la Casa del Signore. Giuseppe e Maria per assolvere una precisa prescrizione contenuta nella legge di Mosè, quella di circoncidere il bambino otto giorno dopo il parto; Simeone perché mosso dallo Spirito Santo e Anna perché non si allontanava mai dal tempio di Dio.

Dal Vangelo emergono particolari interessanti. In primo luogo il forte zelo del vecchio Simeone per Dio e il suo grande interesse per il suo paese. Simeone, infatti, è presentato come un uomo giusto e pio, come un cittadino esemplare che ama e desidera il bene per la sua comunità. Si legge nel Vangelo: ”Aspettava la consolazione d’Israele”.

Che cosa spingeva quest’uomo ad amare tanto la sua comunità? La risposta è contenuta nel brano evangelico: ” Lo Spirito Santo era su di lui”.

Simeone, poiché ripieno di Spirito Santo, capisce che la vera consolazione, il più grande bene che può augurare al suo paese è avere Dio come unico Signore.

Ognuno di noi che nel sacramento del Battesimo e della Confermazione ha ricevuto il dono dello Spirito Santo, può definirsi un “Simeone” della propria comunità, cioè un cittadino che aspetta con ardore il Signore nella propria vita, si prodiga affinché anche i fratelli gustino la sua stessa gioia dell’incontro con il Signore e, desidera il bene degli altri, benedice e implora la benedizione di Dio sugli altri e non la maledizione.

Quando una comunità, una famiglia “consacra” se stessa e i suoi membri al Signore, cioè prega, digiuna dal chiacchiericcio quotidiano, dalle mormorazioni e calunnie e, non si allontanano mai dalla sua legge essa è amata e benedetta da Dio, cioè tutta consacrata a Lui.

Accogliere Dio nella propria vita famigliare, sociale e parrocchiale significa portare la pace, non la divisione, la salvezza e non la dannazione, trasmettere la luce e non le tenebre agli altri. Cristo, infatti, è la pace, la salvezza e la luce che dobbiamo portare.

Dove regna Cristo cade ogni ipocrisia, perché di fronte alla verità annunciata dal Vangelo, le tenebre del peccato non resistono e non riescono a ingoiare e vincere la Luce.

Dove regna Cristo entra la vita della risurrezione attraverso la via della conversione.

Dove regna Cristo, anche gli stessi pensieri nella nostra mente sono rinnovati, purificati, acquistano un nuovo valore e si traducono in parole sante, di benedizione.

La redenzione operata da Cristo è passata anche attraverso i dolori e i patimenti di Maria, Madre della chiesa e nostra Corredentrice.

.
.

...
info@famigliasannicodemo.it
Torna ai contenuti