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In memoria di don Giulio, sacerdote e poeta

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TESTIMONIANZE DI VITA CRISTIANA

In memoria di don Giulio, sacerdote ne poeta

 20 Luglio 2014

                                                                                                                                                   Rubrica a cura di  Ugo Gigliotti


Il 25  aprile è FESTA NAZIONALE della liberazione istituita nel 1946 con un decreto legislativo ma a Feroleto Antico questo giorno, sin dal 1999 è legato anche all’ anniversario della scomparsa di un nostro ex parroco e concittadino: don Giulio Fazio.

Quindici anni fa don Giulio Fazio, dopo aver guidato la nostra parrocchia per dieci anni, ci ha lasciati. Don Giulio oltre a svolgere la sua funzione spirituale e di guida della nostra parrocchia aveva anche tanti nobili hobby come la pittura, la musica e soprattutto una grande passione per la poesia dialettale.

Lo scorso anno vi ho già parlato di un articolo – apparso  nel 1983 su una rivista calabrese (Calabria Letteraria)  molto apprezzata e che ogni buon letterato calabrese conosce bene - nel quale don Natale Colafati scriveva  così di don Giulio….” Mi è capitata la buona ventura  di imbattermi in un umile ma autentico poeta, degno erede dei più illustri e grandi poeti calabresi: Giulio Fazio …” . Poi don Natale proseguiva “….nato nel 1940 a Feroleto, dove vive, dal carattere schivo e naturalmente avverso ad ogni ufficialità ma dalla sensibilità viva, pronta a cogliere ogni sfumatura di ciò che lo
circonda, e dall’ispirazione genuina che nobilita ciò che tocca e si esprime in forme limpide e piacevoli, che penetrano nelle fibre più intime  come una boccata di ossigeno puro e spingono ad un nuovo cammino con ritrovata lena…. E’ un umanità sofferta quella del Fazio oscillante tra l’osservazione timida e staccata e la compartecipazione responsabile. In questa  altalena di sentimenti il severo giudizio morale si piega da trilussiana condanna ed astensione, quasi smarrita, da ogni giudizio. Ed i fatti scorrono e le persone si avvicendano con le loro piccole storie, rifiutando ogni verbosa valutazione..”


Ma tralasciando il resto dell’articolo mi preme ricordare che a don Giulio, in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, il Comune di Feroleto Antico gli ha intitolato sia la piazzetta antistante all’ingresso principale del Municpio che l’istituto comprensivo di via Castello, oggi soppresso come tale, perché in sede di riordino degli istituti comprensivi è stato accorpato al Gatti di Lamezia Terme.

Per quanto riguarda le sue opere non possiamo non citare  “Rucciuli”, Fasano Editore, Cosenza 1979,  “Serratura do tuttu”, Feroleto Antico 1981,”Pruverata alla fhine”, Feroleto, 1982.


DON GIULIO FAZIO, era un uomo che non amava mettersi in mostra ma nella sua umiltà è riuscito a lasciare un buon ricordo di sé attraverso la sua opera educativa come parroco di Feroleto Antico ma anche come amante della cultura e delle tradizioni locali attraverso i suoi versi molto belli e legati anche alle tradizioni del luogo.

Nato a Feroleto Antico il 7 ottobre del 1940 e figlio di Beniamino Fazio e di Giuseppina Miceli, alla sola età di due anni rimase orfano di padre. Con grossi sacrifici la madre mantenne Lui e Lina, la sorella più grande, agli studi. La vocazione religiosa per Giulio è arrivata quando frequentava gli ultimi anni del  liceo ginnasio. Infatti dopo aver superato gli esami del terzo liceo entrò nel seminario di Catanzaro ed il 7 ottobre del 1964 fu ordinato presbitero. Fu vice parroco prima e parroco poi di Sant’Andrea Apostolo in Conflenti; nello stesso periodo fu Rettore anche del Santuario Mariano diocesano di Visora. All’inizio del ministero per due anni fu Assistente Scouts a Nicastro e Assistente diocesano del C.S.I. Per dieci anni fu insegnante di matematica nel Seminario diocesano e per altri dieci fu insegnante di religione in diverse scuole superiori di Nicastro; lavorò infine altri 18 anni come segretario in varie scuole statali. Dal mese di dicembre del 1985 don Giulio era  responsabile della parrocchia di Feroleto Antico dove per due anni fu anche responsabile della locale Casa degli
Anziani.

Molti sono i ricordi che Egli ha lasciato nel suo paese natio come la chiesetta del Silenzio costruita per sua volontà e che conserva molte icone da Lui stesso realizzate e tantissime testimonianze di Fede. Don Giulio aveva fondato anche il R.A.S.C.L., una fraterna associazione tra vecchi compagni di scuola con i quali periodicamente si incontravano per trascorrere delle serate in allegria ed in meditazione. Sino al giorno della chiamata di Dio, svolse sempre con impegno e responsabilità la sua missione di pastore.

Buon anniversario don Giulio Fazio, parroco ed amico…..

                                                                                                                                                di Franco Falvo



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