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Ciao Mamma Natuzza

Cultura > Cronaca ed Eventi



Ciao Mamma Natuzza

di Salvatore Filandro

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La foto della camera ardente è stata cortesemente concessa dalla Signora Luisa D’Agostino


Ciao Mamma Natuzza,
oggi il cuore del tuo immenso popolo è rimasto per un attimo senza battito, gli occhi dei tuoi figli spirituali hanno versato più di una lacrima, in tutti si è avvertito un senso di smarrimento.
E come poteva essere altrimenti?
Tu che con la tua semplicità, con la tua umiltà e la tua umanità sei riuscita a smuovere tante coscienze, tu che hai saputo portare conforto a situazioni drammatiche, tu che hai sempre dato una speranza a tutti, tu che amavi tutti, indistintamente, oggi ci hai lasciati. E ci hai lasciati nel giorno più bello, quello di Ognissanti.
Ma quest’attimo di sgomento, che ci perdonerai, è stato sopraffatto dal suono a festa e non a lutto delle campane di Paravati, un suono che ha travalicato la piccola frazione di Mileto sino a raggiungere tutti i Cenacoli di preghiera sparsi nel mondo.
Ed anche questa volta il tuo popolo, con animo rassegnato, ci sarà tutto e sarà felice di vederti in Cielo al fianco della Madonna e di Gesù.

Da lassù potrai certamente proteggere meglio i tuoi figli, quei figli che hai accolto dentro di te come una grande Mamma, ai quali hai sacrificato tutta la tua vita, ai quali hai toccato il cuore con parole così semplici che hanno inciso più di tanti alti discorsi o testi filosofici, con parole ed esempi di vita che rimarranno scolpiti nel nostro cuore in modo indelebile. Quanta umiltà, quanta semplicità.
Che grandezza!
Ciao Mamma Natuzza

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