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“Il Signore é con te”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 18/05-28/12/2014


Riflessioni Varie sulla Parola


“Il Signore é con te”

Sul Vangelo di Luca (Lc 1,26-38)   

21 Dicembre 2014

                                                                                                                                                 di Sac. Giuseppe Biamonte


Avvicinarsi, salutare e annunciare il Signore sono le azioni che caratterizzano l’evento dell’Annunciazione e dell’Incarnazione, sono le azioni che contraddistinguono il cristiano.

Il cristiano avvicina, saluta, annuncia la gioia, la speranza, annuncia la vita proprio come fa l’Angelo Gabriele. Ogni cristiano deve muoversi verso i fratelli con intenzioni, parole e azioni di pace, in questo sono un vero messaggero di Dio.

Meditiamo una delle parole di saluto utilizzate dall'angelo a Maria:«Entrando da lei, disse: Rallegrati piena di grazia: il Signore è con te». Con queste parole cariche di gioia l’angelo Gabriele entra in relazione, nella vita di Maria. Domandiamoci con quali sentimenti e atteggiamenti entriamo in relazione con i fratelli. I nostri sguardi, le nostre parole, i nostri silenzi e mutismi sono capaci di costruire o distruggere le nostre relazioni, di consolare o avvelenare il cuore e la mente.

Consideriamo un’altra bellissima espressione che l’angelo utilizza nel saluto: “Il Signore è con te”.

La Madonna è salutata con quest’alto riconoscimento perché è vista, notata in compagnia, in amicizia con il Signore. C’è un proverbio che dice: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

Anche a noi è rivolto lo stesso riconoscimento nella misura in cui ci sforziamo di cercare il Signore, di amarlo, e di farlo amare, cioè di annunciarlo. Il Signore è con noi se decidiamo seriamente di cambiare vita e di stringere con lui una forte amicizia. In questo ci aiuta il Vangelo. Il Vangelo è la “piazza” per incontrare Gesù per farselo amico, per intrattenersi e parlare con Lui.

Chi ha Gesù come amico è l’uomo più fecondo, più sereno perché possiede la vita interiore, poiché è abitato dalla sua Presenza.

Nella prima lettura il Re Davide è preoccupato e triste perché fa un confronto tra la sua casa e quella in cui era contenuta l’Arca dell’Alleanza.

Il re si accorge di vivere in una reggia lussuosa, mentre il Signore in una misera tenda. Si trattava di un confronto basato su ragionamenti puramente umani. Davide non riesce a comprendere che la casa che Dio desidera abitare non è quella costruita dalla mano dell’uomo, quella fatta da belle pietre e ornamenti, ma è il cuore dell’uomo. Dio cerca cuori sinceri e autentici come quello della Madonna per abitarlo.

Dio ha fissato “i teli” della Sua tenda nel grembo verginale di Maria. La Chiesa, cioè noi tutti battezzati siamo abitazione, tempio santo di Dio per mezzo dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo è il Cuore pulsante della Chiesa, ci adombra con la sua potenza, ci conduce e ci guida per essere nel mondo uomini portatore della Luce, uomini coraggiosi che partono, e, che annunciando il Vangelo fecondano i cuori degli uomini facendo nascere il Signore che viene.

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