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“Mostrò loro le mani e i piedi”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 06/01-28/06/2015


Riflessioni Varie sulla Parola
“Mostrò loro le mani e i piedi”

Sul Vangelo di Luca (Lc 24,35-48)

19 Aprile 2015

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


Oggi terza domenica di pasqua, Gesù, vuole aprire la nostra mente alla vera comprensione della sua morte e risurrezione.

Gesù, si fa più che vedere e toccare da noi, si fa a dirittura mangiare.

Gesù, si pone in mezzo a noi, ci mostra i segni della sua passione, del suo venerdì santo quand'era nel mondo, e per non avere paura di esse, ci invita a guardarle e a toccarle perché sono il segno del suo riconoscimento, la carta d’identità del Suo patire e del Suo risorgere.

Patire e risuscitare sono le “vie” privilegiate attraverso le quali, il cristiano, ha l’opportunità di apprezzare in meglio il valore della vita, della pace, dell’amicizia, della salute, dell’affetto delle persone care e della stessa vita nella grazia.

La paura e il dubbio sono le cause principali che ci portano spesso a dimenticare, perfino a disconoscere con molta facilità la voce, le gesta, le parole e le membra di Gesù.

Gesù si pone in mezzo alla Sua Chiesa con tutte le sue paure e turbamenti per ricordarci il dono più grande che proviene da ogni sua visita: la pace.

Dio suscita stupore e gioia attraverso i segni della passione del Figlio «Mostrò loro le mani e i piedi» (Lc 24,40).

Su quelle le mani e su quei piedi, l’uomo di tutti i tempi fa memoria e legge i segni della sua rabbia, del suo odio, della sua vendetta e del suo rifiuto. Ora sono nuovamente mostrate da Gesù per invogliarci ad attingere la pace che si può ricevere dai sacramenti elargiti dal Suo Corpo che è la Chiesa.

Dio si lascia raggiunge, vedere e toccare attraverso Suo Figlio perché tutti siano testimoni e in ciascuno il Suo amore sia perfetto.

Nel mostrare le Sue mani, Gesù, mostra all'uomo l’agire di Dio, il Suo amore portato all'estremo. «Le opere delle Tue mani, Signore mi danno gioia».

Nel mostrare i Suoi piedi, Gesù ci ricorda il “cammino” che Dio fa quotidianamente per raggiungerci. Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio» (Isaia 52,7).

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