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“Venne ad abitare in mezzo noi”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 03/01/-26/062016


Riflessioni Varie sulla Parola
“Venne ad abitare in mezzo noi”

Sul Vangelo di Giovanni (Gv 1,1-5.9-14)

3 Gennnaio 2016

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


L’evangelista Giovanni è l’unico che inizia il vangelo con una sorta di professione di fede.
Riporta l’uomo alle sue nobili origini, per darci, come dice San Paolo nella Lettera agli Efesini: «una profonda conoscenza di Lui (Dio) …, e per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati».
L'evangelista ci permette di fare una sorta di “volo” all'interno della Trinità, nel cuore della Misericordia di Dio per permetterci di contemplare non solo la presenza eterna di Cristo nel seno del Padre, ma anche per svelarci l’origine del mondo, e, addirittura il tragitto che Dio, ha voluto e dovuto compiere attraverso l’Incarnazione per venire ad abitare in mezzo a noi vincendo le tenebre.
Il vangelo di Giovanni inizia con la parola “In principio …"

Anche la bibbia si apre con la parola: «In principio Dio creò il cielo e la terra» (Gen 1,1).
Tutto ciò che esiste, è stato creato da Dio per mezzo della Sua Parola.
San Paolo aggiunge: «Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui» (Col 1,16).

Nulla di ciò che esiste e vediamo è nato dal caso o per caso.
La vita è dono comunicata da Dio attraverso il Figlio Gesù, il Verbo eterno del Padre.
Dio è fonte di vita per tutti, ma occorre metterci in relazione di figliolanza, per ricevere la vita, altrimenti non si è realmente viventi; si trascina un’esistenza scialba e inconsistente come una larva, senza luce e senza vita.
Per mezzo di Cristo, Dio ci ha accolto come membra della sua famiglia; ci ha imparentati con sé con un legame più profondo di quello naturale.

Solo chi è umile si pone nella giusta relazione con Dio, ossia in relazione di fede e obbedienza.
«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi».
Il peso di queste parole è incalcolabile; se pensiamo che cosa sia la nostra carne e che cosa saremo noi un giorno, dopo la morte fisica.
Ci sembra incredibile che Dio, si sia umiliato cosi tanto da assumere la stessa nostra carne.
Dio ha seguito la via comune della carne per non separarsi da noi.
Dio è venuto ad abitare non davanti a noi per oscurarci, minacciarci o arrestarci, dietro di noi per spiarci o tradirci alle spalle, ma in mezzo a noi per servirci.
“Io sono in mezzo a voi come colui che serve” (Lc 22,27).
Dio si è abbassato per raggiungerci.

Notate: tutte le cose nascono, dove ci sono luce e vita.
Gesù è questa luce e vita per stare bene, per stare uniti a Dio.
Dove c’è Gesù le parole, le azioni e ogni intenzione sono buone perché Lui è il principio, di tutte le cose sante dentro di noi.


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