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“Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 03/01/-26/062016


Riflessioni Varie sulla Parola
“Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”

Sul Vangelo di Luca (Lc 9,51-62)

26 Giugno 2016

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


L'evangelista Luca annota una serie di particolari nel cammino di Gesù verso Gerusalemme.

Il primo particolare che fa notare nel vangelo è che Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino. Ognuno di noi è con Gesù una chiesa in cammino, in uscita come dice Papa Francesco. Il cristiano non è l'uomo che sta fermo, che dice: è stato sempre così, si è fatto sempre così, ma è un uomo che va avanti, che cammina e vuole crescere. Una comunità che cammina con Gesù è una comunità che progredisce. Il cristiano quando esce per mettersi in cammino è perché vuole sentire, seguire la Parola del Signore e quella degli uomini.

Durante il cammino Gesù incontra situazioni e persone al quanto strane. Anzitutto è rifiutato dai Samaritani, il motivo è spiegato nello stesso vangelo: "Perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme". Tra i samaritani e i giudei c'era una forte inimicizia.Gesù non è accolto perché si stava recando dai nemici dei samaritani. E' molto pericoloso per noi che ci professiamo cristiani, strumentalizzare Gesù, la Chiesa per le nostre storie d’inimicizia e rivalità con gli altri. Quante volte sentiamo dire: "Non vado in chiesa perché c'è quello o quella persona". Gesù ci dimostra di essere un uomo libero, un padre di tutti e per tutti.


Lungo la strada, poi, incontra un uomo che gli promette di seguirlo in ogni luogo si fosse recato. Quest'uomo ci rappresenta tutti, che promettiamo tante volte di seguire Gesù e poi non manteniamo le promesse. Queste promesse sono state fatte il giorno del nostro battesimo, prima comunione, cresima e matrimonio. "Le volpi hanno le loro tane, gli uccelli hanno i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha, dove posare il capo". Gesù, vedete, non ci dice di non seguirlo, non ci scoraggia, ma cerca di farci ragionare sulla serietà e sacrificio che comporta la sequela. Seguire Gesù significa affidarsi alla provvidenza e non a ciò che possiamo guadagnare o ricevere seguendo Lui.

Sempre lungo il cammino, Gesù, invita un orfano a seguirlo. Molto strane sono le parole che Gesù rivolge all'uomo che gli chiede una dilazione di tempo per seppellire suo padre."Lascia che i morti seppelliscano i loro morti". Possono i morti compiere alcuna azione? Con questa risposta Gesù c'invita ad abbandonare le storie vecchie, passate che sanno di morte. Non si può promettere al Signore di seguirlo con la mente sempre rivolta a ricordi di storie passate. Non si può entrare in chiesa con odio, rancore e desiderio di vendetta, cioè con pensieri di morte e non di vita. Seguire Gesù richiede un cammino verso la vita e non verso tutto ciò che sa di ripensamenti o di morte.


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