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“La Vergine concepirà e darà alla luce un figlio”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 03/07-25/12/2017


Riflessioni Varie sulla Parola
“La Vergine concepirà e darà alla luce un figlio”


Sul Vangelo di Matteo (Mt 1,1-25)

22 Dicembre 2018

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte

Una profezia si è avverata per tutti noi che deve farci gioire e sperare: la Vergine ha concepito e ha dato alla luce un figlio, Cristo Gesù. Il Natale, infatti, è la festa, la memoria di questa profezia che si rinnova e che dobbiamo incarnare nelle nostre scelte di vita quotidiana. Il Natale è la festa di un Fratello che rimane sempre con noi fino alla fine dei tempi.


Quando in una comunità, in un popolo, in ciascuno di noi, viene appannata la profezia del Natale, attraverso scelte contrarie al Vangelo o attraverso una logica consumistica o surrogatoria, l’evento del Natale rischia di essere trasformato in gioco, in mero divertimento, in luci e colori artificiali e la bella vita adulta nello Spirito non arriva mai.

Il Vangelo di  Matteo che ci narra la nascita di Gesù, contiene un lunghissimo elenco di uomini che hanno generato figli, parenti di Gesù. Dietro la storia, la fatica e la disavventura di ogni singolo uomo citato, si nasconde il disegno di Dio: generare in ognuno la Salvezza.

Questo è il più grande desiderio di Dio per tutti noi: generare Suo Figlio, farci raggiungere da Lui. La storia di chi ha vissuto prima di noi c’insegna che ogni uomo sulla terra è un  “consegnato” come dono di Dio in un preciso tempo e spazio per fare esperienza dell’Eterno. In  questa meravigliosa consegna si cresce insieme, si imparano i valori, si vive, si lavora, si ama.

Il Natale è un’occasione favorevole per lasciarsi raggiungere e afferrare dall’abbraccio di Dio, per superare o risanare vecchie ferite. Non si può far festa in casa, in famiglia senza Gesù, senza i sacramenti, senza il “festeggiato”, ma soprattutto, senza offrirgli il regalo che a Lui piace: il perdono e la pace.

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