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"Io sono con voi tutti i giorni"

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 18/05-28/12/2014


Riflessioni Varie sulla Parola

"Io sono con voi tutti i giorni"




Sul Vangelo di Matteo (Mt 28,16-20)

 1 giugno 2014

                                                                                                                                                 di Sac. Giuseppe Biamonte


L’Ascensione è la più bella dichiarazione d’amore e di fede che ogni uomo in Cristo possa portare a Dio. Come fa un bambino, sporgiamo le braccia verso Dio Padre, e gli chiediamo di afferrarci, stringerci a Lui. I nostri occhi sono illuminati perché senti la voce di quella speranza che ci chiama. In Cristo ogni uomo, la Chiesa tutta si slancia e si protende verso l’Amato. Gesù, ascendendo al cielo ci insegna che nessuno può fare a meno dell’Amore di Dio.  L’amore di Dio è così forte che come una calamita ci attrae e chiama. A quest’amore possiamo corrispondere solo seguendo le tracce lasciate da Gesù.

Nella Sua Ascensione, Cristo porta al Padre tutto ciò che sulla croce aveva "compiuto": un’umanità redenta, lavata, sanata.  Gesù, come il buon Pastore ci "eleva" sulle spalle come pecora "ritrovata". Ci solleva dalla "polvere". «Solleva l’indigente dalla polvere per farlo sedere tra i principi, tra i principi del suo popolo» (Salmo 112).  Sicché potremmo dire che la sua Ascensione è l’ostensione di un’umanità trasfigurata, tutta orientata verso Dio. Tale ostensione ebbe inizio sulla croce quando Lui stesso profetizzò: «Ed io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12, 34).

L’Ascensione è il tempo della maturità nella fede del credente: tempo di scelte mature, libere responsabili. Un bambino quando libera un palloncino in aria lo segue con lo sguardo, con il nasino all’insù per vedere fin dove arriva. Prima di lanciarlo ha fatto  un sacrificio: si è separato da lui. Così fa con noi il Signore. Quando vede, in noi, raggiunto un grado sufficiente di maturità nella fede, ci "svezza", come fa una madre con il suo bambino: dapprima gli dona il latte dal suo seno e poi pian piano lo "separa" da sé per aiutarlo a crescere e a ricevere altri cibi più solidi.  Gesù, ci prepara a ricevere il Dono dello Spirito Santo: «Se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito» (Gv 16, 7). Gesù, preparò gli stessi Apostoli a questo "svezzamento" spirituale con molte apparizioni dopo la sua resurrezione per poi ascendere al cielo. «Egli si mostro a essi vivo dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro» (At 1, 3).

Gesù nel Vangelo fa una promessa: «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Come mantiene questa promessa se ascende al cielo? Questa promessa l’ha realizzata e mantenuta attraverso la Chiesa. «Essa è il Corpo di lui» (Ef 1, 23). La Chiesa è il suo corpo con cui Cristo, continua a guarire e a predicare. Ferire la Chiesa significa ferire il corpo di Cristo; amare la Chiesa e farla amare significa amare il corpo di Cristo.

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