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“Poi li condusse fuori verso Betània”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 03/01/-26/062016


Riflessioni Varie sulla Parola
“Poi li condusse fuori verso Betània”

Sul Vangelo di Luca (Lc 24,46-53)

8 Maggio 2016

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


Gesù prima di ascendere a cielo porta i suoi discepoli a Betania.

Non è casuale la scelta del luogo per la Sua Ascensione.

In quel luogo andava sempre per trovare Marta, Maria e Lazzaro, tre fratelli e amici che gli volevano bene.

Lì pregava e mangiava con loro.

Lì pianse la morte dell’amico Lazzaro, e Lo resuscitò.

Se Gerusalemme è il luogo della morte e resurrezione del Figlio di Dio, Betania è il luogo della morte e resurrezione dell’uomo e della sua "ascensione" al cielo nel Figlio Gesù.

Betania rappresenta per tutti il luogo in cui si è raggiunto un grado di maturità perfetto nella fede, in cui l’anima si separa dalla terra, ed è tutta proiettata verso Dio.

Da Betania, Gesù, ascende al cielo per insegnarci che è possibile costruire ponti sulla terra attraverso belle e sane amicizie che ci portano in cielo da Dio.

Già da vivi si può raggiungere e toccare il cielo, solo se si vuole, frequentando compagnie giuste, sane e sante.

I santi ti portano a Dio, in cielo. Essi non ci fanno disprezzare la terra, ma ci aiutano a vederla e a valutarla con occhi diversi, ed a utilizzarla per il regno dei cieli.

Gesù alza le mani per benedire prima di ascendere al Cielo.

Il cristiano impara da Lui che se si vuole salire in cielo occorre alzare le mani non per colpire, offendere e uccidere i fratelli ma per fare loro del bene.

Solo facendo il bene sulla terra potremo raggiungere il cielo.

Gesù, con la Tua Ascensione ci indichi la via e la porta del cielo: la Tua misericordia ci conceda di occupare un giorno il posto che lì ci hai preparato.


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