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“Trovarono che la pietra era stata rimossa”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 03/01/-26/062016


Riflessioni Varie sulla Parola
“Trovarono che la pietra era stata rimossa”

Sul Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-9)

27 Marzo 2016

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


L’evangelista Luca è molto sobrio nel raccontare l’evento della resurrezione di Gesù.

Se leggiamo il vangelo secondo Matteo, invece, vedremo come l’evangelista, parla di un terremoto e di un angelo del Signore sceso dal cielo che provvede alla rimozione della pietra sepolcrale.

«Ed ecco che vi fu un grande terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa» (Mt 28,2).

Solo un grande “terremoto”, una fortissima scossa spirituale, può rimuovere macigni e montagne che seppelliscono, orami da tantissimi anni relazioni affettive, parentali, rionali e familiari.

Questo terremoto si chiama fede. L’unico terremoto che fa bene e non danni.

«In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile» (Mt 17, 20).

L’evangelista Marco, invece, registra una preoccupazione delle donne che erano andate al sepolcro, esse discutevano tra di loro chi l’avrebbe aiutate a rimuovere la pesante pietra che sbarrava l’ingresso del sepolcro.

«Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?» (Mc 16, 3).

Quanti uomini e donne, sperano nell’aiuto di persone generose che s’interessino a porre fine a incresciose e difficili situazioni di chiusura di sigillatura.

L’evangelista Luca, si limita a registrare che: «Esse trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro» (Lc 24,2).

Due uomini in vesti sfolgoranti tranquillizzano le donne.

Questi uomini rivolgono alle donne, a tutti noi una domanda:«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?».

Questi "morti" possono essere tutti i nostri ricordi, i nostri pensieri, rancori che rievocano storie morte e sepolte.

Gesù non può farsi trovare laddove tutto ha il “sapore” di morte.

Lui è Colui che è vivo, cioè Colui che porta in sé vita.

La pasqua non si vive con un ricordo ai “morti” e un ricordo al Risorto.

Gesù, con la Tua misericordia ci fai risorgere a nuova vita: donaci un cuore saggio per testimoniare che Tu solo sei via, verità e vita. Santa Pasqua!

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