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“Lascialo ancora quest’anno ...”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 03/01/-26/062016


Riflessioni Varie sulla Parola
“Lascialo ancora quest’anno ...”  

Sul Vangelo di Luca (Lc 13,1-9)

28 Febbraio 2016

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


In questa terza domenica di Quaresima, Gesù, attraverso una parabola ci fa comprendere come Dio è paziente e misericordioso con noi.

Dio come il padrone di una vigna si affaccia, visita e cerca di trovare il bene dentro e fuori di noi.

Egli, non solo ci dona la vita, ma per un suo singolare e misterioso disegno ci “pianta”, ci immette nella Sua Vigna, la Chiesa, per mezzo del battesimo e, ci affida a Suo Figlio, il “vignaiolo”.

Gesù, come l’“agricoltore”della parabola ha la custodia di tutti noi, supplica il Padre di donarci ancora del tempo perché possiamo cambiare e convertirci. La conversione, infatti, altro non è che produrre frutti buoni per Dio e per i fratelli.

Cristo non vuole “tagliare” e perdere nessuno dalla Sua Chiesa, fa di tutto per salvarci dalla morte, e, lo fa intercedendo per noi presso il Padre.

“Lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime”.

Siamo noi, a procurarci il taglio, la morte spirituale attraverso una condotta di vita sterile e infruttuosa.

“vedremo se porterà frutti per l’avvenire”…

La mancanza di frutti nella vita spirituale dei fratelli non è mai dipesa dall’”agricoltore”, o dalla “vigna” in cui si è innestati, ma dalla mancanza d’impegno ad’accogliere, vivere e testimoniare seriamente la Parola del Signore, la quale come seme, se fatta attecchire è l’unica a farci produrre i frutti di un’autentica conversione.

Una persona può dirsi veramente cristiana, solo se a imitazione di Cristo produce frutto buono, cioè è capace di amare, servire e perdonare come ha fatto Gesù.

«Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore rimane se invece muore, produce molti frutti» (Gv 12,24).

Gesù è un agricoltore responsabile, non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

«Non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva» (Ez 33,11).

Gesù, che manifesti la Tua potenza con la misericordia, aiutaci ad accogliere il Tuo invito a convertirci e a vivere in continuo rendimento di grazie.

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