“La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda”
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Riflessioni Varie sulla Parola
“La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda”
Sul Vangelo di Matteo (Gv 6,51-58)

14 Giugno 2020 | di Sac. Giuseppe Biamonte |
Oggi celebriamo la Solennità del "Corpus Domini".
Nel brano evangelico, Gesù, ci invita insistentemente a mangiare la Sua Carne e a bere il Suo Sangue. Gesù desidera donarsi nella Santa Eucarestia a ciascuno di noi perché non abbia a mancarci il vero nutrimento.
Quando un figlio è ammalato e non prende cibo, i suoi genitori lo invogliano a mangiare per paura che si indebolisca e muoia. Allo stesso modo, Gesù, ci invoglia a mangiare la Sua Carne e a bere il Suo Sangue, perché non abbiamo a morire interiormente e restare privi di vita.

L' Eucarestia è la più bella manifestazione d’amore “inventata” da Dio per rimanere sempre con noi. Essa è un mistero grande che occupa la centralità di tutto il cristianesimo.
Durante il periodo del lockdown, come cristiani, abbiamo tanto sofferto per l’impossibilità di partecipare alla santa messa e non aver potuto ricevere Gesù, vivo e vero, presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia.
Durante questo periodo di privazione forzata dei sacramenti, abbiamo compreso maggiormente, che senza l’Eucarestia non possiamo vivere. Senza l’Eucarestia siamo dei cristiani a metà, dei cristiani pieni di cose che passano ma vuoti di Dio.
Di fronte alle tante cose, che compriamo nei negozi e nei supermercati, con cui riempiamo i nostri armadi, frigoriferi e dispense; difronte alla nostra ricerca affannosa e meticolosa di prodotti che consideriamo essenziali per la nostra vita, Gesù, oggi ci ripete: “La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda”.
Quanto è vera questa affermazione!
La vita ci insegna che le cose del mondo, per quanto siano necessarie e indispensabili non potranno mai darci la vera gioia e felicità su questa terra. Esse passano, si consumano e ci lasciano sempre più insoddisfatti. Litighiamo per il superfluo, quando perdiamo l’essenziale.
L’Eucarestia, invece, rimane e non si “consuma” perché porta vita dentro di noi e appagamento. Nell’Eucarestia c’è tutto l’amore della Santissima Trinità, c’è l’abbraccio e l’affetto di Dio che nutre, guarisce e sazia ogni vivente.
Nell’Eucarestia l’uomo mastica la stessa carne con cui il Figlio di Dio si è incarnato nel seno della Vergine Maria; quella carne con cui ha amato, guarito, salvato l’umanità; quella carne con cui ha sofferto e perdonato dalla croce gli uomini; quella carne con cui ha consegnato lo Spirito Santo a tutti gli uomini della terra.
Gesù, abbiamo vissuto il digiuno eucaristico e abbiamo compreso che solo Tu sei il Pane vivo capace di sfamarci: donaci sempre questo Pane e avremo la vita.
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